Da Garrone a Giampaolo, tutte le responsabilità

Spezia – Sampdoria 2-1

Sampdoria ultima in classifica alla settima giornata

Se si ama la Sampdoria, non si può più fare finta di niente.

I tifosi ancora convinti che bisogna solo cantare e sorridere sono pregati di non continuare nella lettura di questo pezzo. Voi non siete incazzati, io sì.

La Sampdoria sta prendendo schiaffi su ogni campo, vittima di un “gioco” a dir poco penoso e di una situazione societaria vergognosa.

Giampaolo.

Ho provato a crederci, al Maestro Giampaolo, ma un allenatore di serie A che ha la presunzione di giocare solo con densità centrale, che lascia i terzini in balia di qualunque avversario al quale basta fare un rapido cambio di fascia per andare in rete (vediamo questa situazione penosa a ogni partita) costringendo gli interni di centrocampo a un gioco massacrante per tornare (mai in tempo ovviamente) ad aiutare il terzino abbandonato, che lascia in panchina i giocatori più tecnici (Pussetto sarà così peggio di Leris ? Damsgaard neanche rientrato in campo e subito etichettato come oggetto misterioso: «È un calciatore che ancora devo capire che cosa sia in realtà, perché non ho metri di paragone, non l’ho mai allenato. Devo ancora scoprirlo», oppure vogliamo parlare di Bruno Fernandes ? in panchina con Giampaolo e uno dei più forti nel suo ruolo appena lasciata la corte del Maestro ? forse vogliamo parlare di Leao ? che “non lo convinceva” e poi diventato magicamente colonna dello scudetto del Milan ?) che pretende di imbrigliare tutti in un unico monotono e monotematico schema, mia opinione, non è adatto al gioco del calcio in generale.

Giampaolo preferisce i giocatori come Murru e Leris, meno tecnici ma che si applicano con fede al suo gioco monotematico. I giocatori buoni, misteriosamente, non si staccano dalla panchina, e se lo fanno è solo dal 70esimo minuto in poi.

Vogliamo parlare del gioco d’attacco ? Sarebbe interessante, se ce ne fosse uno, e in effetti ce n’è solo uno, e ormai lo conoscono tutti, tant’è che non arriviamo neanche a tirare in porta con una azione degna di questo nome, e infatti gli ultimi due gol (Caputo e Sabiri) sono stati due “invenzioni” dei calciatori. Ormai “scoglionati” anche loro.

Delle motivazioni non ne parliamo neanche, non ho mai visto la squadra scendere in campo aggressiva, nè all’inizio della partita, nè tantomeno dopo l’intervallo. Gravissimo se vuoi sopravvivere in serie A.

In qualunque altra squadra, un allenatore così disastroso sarebbe già stato esonerato. Inutile girarci intorno. Abbiamo perso già troppo tempo (e punti).

Non ha scuse. E nemmeno condivido chi gli riconosce le attenuanti di De Luca e Winks infortunati: un allenatore deve adattare gli schemi ai giocatori che ha (e la rosa della Sampdoria non è da retrocessione) e non pretendere che i giocatori facciano per forza i suoi schemi (basati al 90% su passaggi all’indietro e a un modulo esasperatamente monotematico).

Per non parlare dei giocatori fuori ruolo, da sempre il Prof. ha il vizietto di fare giocare i migliori fuori ruolo, quest’anno si veda Sabiri -chiaramente trequartista/seconda punta- che gioca interno di centrocampo o sulla fascia. O Caputo, costretto a giocare come se fosse Zapata…e invece è Caputo. Per esempio, troppo facile affiancargli un Gabbiadini dall’inizio ?

Copio qui un messaggio ricevuto oggi da un amico rossonero: “Prima lo esonerate prima vi risollevate” (quanto hai ragione Poz, amico mio).

In realtà, se volesse davvero aiutare la Sampdoria, oggi Giampaolo dovrebbe ammettere il suo ennesimo fallimento (in carriera è stato esonerato 8 stagioni su 11) e siccome è comunque persona seria (e questo non mi stancherò mai di riconoscerglielo) rassegnare le dimissioni, senza gravare sulle casse blucerchiate per 1,2 mln all’anno per lo sfacelo che ci ha mostrato da quando è tornato.

Alla settima giornata la Sampdoria è ultima, ha perso male gli scontri diretti, ha incassato troppe reti (13 gol subiti) non ha un gioco che possa valere la permanenza in serie A (solo 4 segnati) e un allenatore palesemente inadatto al ruolo.

Edoardo Garrone.

Per me il vero responsabile “a monte” di questa vergogna sportiva è uno solo, e ha un nome e un cognome. Lo penso io e lo pensa la stragrande maggioranza dei tifosi (basta fare un giro sui social, così a caso, a leggere i commenti).

Quelli che non hanno dimenticato la “incredibile” presentazione del 2014, dove veniva raccontata la favola della Sampdoria regalata a Ferrero (un insulto all’intelligenza). Non aveva nessun altro a cui “regalarla” ?

Quelli che non hanno dimenticato la “sera di Piazza Leo”, quando Garrone, -dopo che i tifosi sono andati a manifestare in Via Dodecaneso dove abita- livido in faccia (forse perchè solo in quel momento ha davvero realizzato cosa aveva davvero combinato ?) ha garantito che non avrebbe permesso che alla Sampdoria succedesse nulla di male (promessa fatta in diretta e impressa nella memoria di tutti i Sampdoriani).

Non ho motivo di dubitare di quell’impegno, ma ora è il momento di mantenere fede a quella promessa, senza se e senza ma, e c’è un solo modo: garantendo la permanenza in serie A della Samp e agevolandone la cessione in buone mani. Tutte cose che Edoardo Garrone è in grado di fare e che gli garantirebbero il perdono (almeno in parte) dei Sampdoriani.

La stampa.

Troppi giornalisti e organi di informazione destabilizzano la Samp, con articoli non si sa bene basati su cosa, che parlano di sceicchi che si affidano a Di Silvio e Bonetti per comprare la Sampdoria, ma che non avrebbero avuto accesso neanche ai documenti. Basta fare una normale ricerca su Google per vedere che Di Silvio ha cercato di comprare la Salernitana con le stesse modalità: si è dichiarato tifosissimo e ha presentato una offerta di 40 mln con fidejussioni bancarie, insomma non aveva il capitale. Ora la novità giornalistica post Spezia sarebbe che Al Thani si vuole presentare, ma solo attraverso una tv a pagamento, invece ha fatto una lettera di presentazione all’Ansa attraverso un intermediario svizzero. Insomma notizie confuse e contraddittorie.

Così come non sfugge che, ogni volta che la piazza rumoreggia, esce un articolo che tranquillizza sulla cessione (proprio oggi qualcuno avrebbe accelerato la due diligence…) e uno dei giornali più informati è il Sole 24 Ore (di cui il 27 aprile Edoardo Garrone è stato nominato e confermato quale presidente del consiglio di amministrazione, giusto per informazione).

E no, non mi invento le cose, mi limito a riportarle (per le tempistiche, basta vedere le date delle notizie):

Renzo Parodi intervista Di Silvio

Qualcuno accelera la due diligence

Garrone Presidente CdA Sole 24 Ore

Sole 24 Ore notizie cessione Sampdoria

Il Secolo XIX: Al Thani si vuole presentare ma solo tramite tv a pagamento

Ci vuole chiarezza, per evitare tensioni inutili e deleterie.

I tifosi.

In questo scempio ci metto anche i tifosi, troppo preoccupati a litigare tra loro, a misurare la “sampdorianità” di chi non la pensa come la propria fazione, divisi tra quelli che va tutto bene sempre e quelli che invece sono incazzati neri, tra quelli che sanno e gli altri.

Oggi invece dovrebbe essere il momento di fare fronte comune, cantare allo stadio ma senza tenere la benda sugli occhi e pretendere anche spiegazioni e rispetto per la Sampdoria.

Oggi tocca a noi difenderla, le siamo rimasti solo noi.

Nel mio piccolo cercherò sempre di fare la mia parte, di tenere alta la guardia. Sempre nel rispetto altrui, sia chiaro. E cercando di attenermi ai fatti.

Disponibile sempre al dialogo, ma non più disposto a farmi prendere in giro sulla pelle della Samp.

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